
BlogDiario.info
Torino, 11/05/2025
Nel quartiere di Vanchiglia, i Vigili Urbani hanno messo fine — con la puntualità di un orologio svizzero — alla festa parrocchiale di Santa Giulia. Alle 23:30 in punto, stop alla musica, via le sedie, tutti a casa. I fedeli, più stupiti che devoti, hanno protestato: “Ma come? Una volta all’anno e ci spegnete le luci come se fossimo in zona rossa?”
Nel frattempo, a pochi isolati di distanza, l’aria profuma di… fumo tossico. Non è incenso, ma il trionfale afrore dei forni a legna dei kebabbari di turno, autorizzati a profumare le notti torinesi ben oltre la mezzanotte. Nessun limite orario, nessun controllo: solo una nube aromatica che sale verso le finestre dei palazzi, intossicando i residenti come se fosse parte di un rituale urbano alternativo. La protezione dell’ambiente? Sarà per un’altra giunta.
Il bello arriva dopo la chiusura: verso le due del mattino, iniziano i cori da stadio, le urla tribali, e le performance vocali da balera post-birra. Una vera “movida etilico-etnica”, sotto lo sguardo… assente della Polizia Municipale, che riposa tranquilla a due passi, in Via Bologna, forse impegnata in un meritatissimo pisolino notturno.
In fondo, Torino è una città che rispetta le tradizioni. Basta che non siano cristiane.
© 2025 “Gianduja Zoom – metà cioccolatino, metà fotoreporter, sempre dolce ma con la lente puntata.” – All Rights Reserved
Copyright © 2025 BlogDiario.info / Torino.photos – SalaStampa.eu, world press service
Guzzo Photos & Graphic Publications – Registro Editori e Stampatori n. 1441 Torino, Italia