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Napoli invoca: San Gennaro, liquefallo tu!

BlogDiario.info
Città del Vaticano, 08/05/2025
C’è chi aspetta segnali dal cielo, chi si affida alle urne, e chi — come Napoli — preferisce rivolgersi direttamente a San Gennaro. Ma stavolta, l’obiettivo non è salvare la città da una calamità o da una retrocessione: è sciogliere il sangue dell’indecisione cardinalizia che ancora aleggia sopra Roma, con una fumata bianca che tarda più del treno Circumvesuviana.

I napoletani, gente pratica e devota, lo sanno bene: quando il Vaticano si impantana in mille consultazioni, c’è solo una soluzione. Chiamare il Santissimo Maradona e organizzare un raduno di preghiera straordinario. Perché se non lo fanno loro, chi?

L’idea parte da una piccola cappella in via dei Tribunali, dove un fedele — mentre accendeva una candela per la pace nel mondo e una per la prossima qualificazione in Champions — ha avuto l’intuizione:

“Ma ‘o sang ‘e San Gennaro, si scioglie pure pe’ far scendere ‘a nebbia in Vaticano?”

La proposta ha preso subito piede. Si parla di una processione laica con coro da stadio, ceri votivi a forma di pallone e una reliquia speciale: un calzino di Maradona ancora unto di grasso sacro del 1987.

La preghiera collettiva

L’appello è chiaro, con tanto di formula:

“San Gennaro, scioglilo tu, ‘stu sangue vescovile!
Fa’ che se decidano presto, ché a Napoli già ci serve un Santo per il prossimo scudetto!”

Tra le proposte: un maxischermo in piazza del Plebiscito collegato in diretta con la Cappella Sistina, così da vedere in tempo reale ogni sbuffo di fumo. Se è bianco, si brinda. Se è nero, si rinnova la novena.

I vescovi incerti? Da sciogliere, non da condannare

Sia chiaro: nessun rancore verso i cardinali. Solo una gentile esortazione napoletana a non tergiversare. Perché se il sangue si scioglie da secoli, un po’ di decisione non dovrebbe far male.

Nel frattempo, la città attende il miracolo papale, confidando nella combinazione più potente della storia: fede, folklore e un pizzico di superstizione benedetta.

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