Londra, 9/09/2025
Scioperi nella metro: il RMT minaccia di estendere la protesta alla Elizabeth Line
Il sindacato RMT, che ha già previsto di paralizzare il Tube di Londra questa settimana, minaccia di estendere le sue azioni anche alla Elizabeth Line, la linea più moderna di Transport for London (TfL), gestita da un consorzio giapponese.
La vertenza è multipla: il sindacato chiede la riduzione dell’orario settimanale da 35 a 32 ore, un aumento salariale superiore al 3,4 % offerto, l’estensione degli sconti sui viaggi per il personale e condizioni più dignitose per i lavoratori delle pulizie, oggi subappaltati ad ABM, senza indennità di malattia né pensioni adeguate.
Il RMT sostiene di aver visto documenti interni che prevedono la chiusura di tutte le biglietterie entro il 2027. TfL lo nega, ma Eddie Dempsey, segretario generale del sindacato, ha definito l’idea come “gettare benzina sul fuoco”.
Parallelamente, il RMT ha dichiarato una “disputa formale” con ABM. Secondo il sindacato, l’azienda si è limitata a proporre l’applicazione del salario minimo di Londra ai lavoratori delle pulizie, senza prevedere alcuna indennità per malattia. “I nostri colleghi eliminano graffiti e mantengono pulita la rete, mentre ABM distribuisce dividendi milionari”, ha denunciato Dempsey.
ABM ha risposto di essere “delusa” dalla posizione del sindacato e ha difeso il lavoro della propria squadra come “esemplare”.
Per ora non sono previsti nuovi colloqui tra le parti. Nelle viscere del Tube, la tensione cresce… e lo sciopero minaccia di protrarsi.
A Londra, neppure la polvere viaggia gratis.
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